
Il generale e storico ateniese Tucidide nella sua Storia della guerra del Peloponneso, scrisse che “fu l’ascesa di Atene e la paura che questa incuteva a Sparta a rendere inevitabile la guerra”. Il termine “trappola di Tucidide” è stato coniatoproprio per descrivere la tendenza alla guerra quando una potenza in ascesa sfida lo status di una potenza dominante consolidata. Già dagli inizi degli anni 2000, per effetto della globalizzazione, si poteva dedurre che la Cina e gli USA fossero in una rotta di collisione che avrebbe potuto generare importanti tensioni geopolitiche. Il conflitto in Ucraina ed il massacro di Gaza sembrano dunque essere solo pezzi di un conflitto ancora più grande che incombe su tutti noi: questa volta però una guerra mondiale potrebbe essere fatale per l’umanità. Trovare la strada per evitare la tragedia delle grandi potenze e mettere la pace al centro del dibattito politico dovrebbe essere il perno dell’agenda pubblica e politica.
Proprio in questa ottica la Fondazione Di Vittorio promuove l’incontro tra Jeffrey Sachs e alcune delle esperienze più attive e sensibili del nostro Paese, con l’idea contribuire a riaprire e riorientare il dibattito sugli attuali destini geopolitici, fino ad adesso troppo confinato nelle narrazioni asfittiche della propaganda dei media tradizionali. Un appuntamento di grande stimolo per consolidare la creazione di un vero e proprio serbatoio delle idee, un think tank, che permetta anche a sinistra di riunire le intelligenze e rientrare a pieno titolo nell’agone della battaglia delle idee, battaglia che altri stanno combattendo senza sosta.