Questo saggio si presenta come un diario di bordo ideale in questi tempi tempestosi, che ha l’obiettivo di fornire un quadro organico, seppur macroscopico, per interpretare i grandi e rapidi cambiamenti che caratterizzano l’attualità. La sua principale finalità è offrire una bussola che possa aiutare a comprendere il periodo storico che stiamo vivendo. Tuttavia, uno sforzo analitico è necessario per aprire la strada ad una riflessione sulle possibili vie da percorrere per uscire dall’ideologia dominante degli ultimi 40 anni, il “there is no alternative” alla competizione di tutti contro tutti di memoria thatcheriana. Nell’attuale contesto, cercare l’alternativa è diventato necessario e impellente.
Presentiamo il nuovo libro “Bussola per un mondo in tempesta” con gli autori Matteo Caravani e Francesco Sylos Labini. Edito da Futura Editrice il saggio cerca di costruire un quadro complessivo nei molteplici scenari di crisi che stanno attraversando questa fase storica per fornire al lettore una bussola con cui orientarsi in una tale complessità.
<<Viviamo un periodo di trasformazioni epocali che comportano una rivoluzione del nostro mondo e un riassetto dei rapporti di forza globali, con rischi per la stessa sopravvivenza della specie umana. Le emergenze planetarie sono tre, sono in crescita vertiginosa e sono collegate tra loro: le guerre, i cambiamenti climatici e le disuguaglianze. Queste tre crisi sono frutto e corrispondono ad una situazione di cambiamento politico e culturale traumatico. Con un approccio interdisciplinare questo saggio offre una bussola per orientarsi nel dibattito odierno e nuove lenti per interpretare il presente e immaginare il futuro. >>
Partecipando alla conferenza “The Economy of Francesco” sono rimasto davvero colpito per due motivi. Il primo è aver ascoltato di persona un discorso di grandissimo spessore ideale, politico e umano. Papa Francesco è davvero l’unico politico dei nostri tempi (questo è l’aspetto che vedo io). Le sue posizioni sulla guerra e in genere sui grandi problemi nostri tempi la crisi ambientale, le disuguaglianze in primis, sono davvero avanti anni luce a qualsiasi discorso politico e pubblico dominante. Semplicemente è il risultato di una riflessione profonda potente che è partita da lontano e che guarda dall’alto le difficoltà e i problemi in cui siamo immersi. Certo ha una angolazione religiosa in cui mi non ritrovo direttamente per cultura e per formazione, ma che comprendo e senza esagerare ammiro.
Il ruolo dell’economia nel modellare la società ma soprattutto il ruolo dell’economia neoliberale nell’ aver cambiato i valori negli ultimi 40 anni nell’aver generato disuguaglianze inaccettabili, il culto del mercato come regolatore dell’ economia e della vita, il disprezzo per i poveri e per gli ultimi.
Mi sono ritrovato in questo discorso, come forse mai prima d’ora in un discorso di tale livello perché era proprio questo il tema del mio intervento sull’illusione della meritocrazia. E questo è stato il secondo motivo della mia sorpresa ! Qui sotto metto un link alle slides.
<<In effetti, quando alla comunità civile e alle imprese mancano le capacità dei giovani è tutta la società che appassisce, si spegne la vita di tutti. Manca creatività, manca ottimismo, manca entusiasmo, manca il coraggio per rischiare. Una società e un’economia senza giovani sono tristi, pessimiste, ciniche. Se voi volete vedere questo, andate in queste università ultra-specializzate in economia liberale, e guardate la faccia dei giovani e delle giovani che studiano lì. Ma grazie a Dio voi ci siete: non solo ci sarete domani, ci siete oggi; voi non siete soltanto il “non ancora”, siete anche il “già”, siete il presente.>>
Guida del Museo Storico della Fisica del CREF scritta con Riccardo Giutozzi (Storie Scientifiche): contiene i testi dell’audioguida del museo.
Un percorso attraverso le rivoluzioni della fisica nel XX secolo
Dalla relatività e dalla meccanica quantistica alla complessità
Un lungo percorso nello sviluppo della fisica lega i due scienziati romani insigniti con il premio Nobel per la fisica: Enrico Fermi nel 1938 e Giorgio Parisi nel 2021. Entrambi hanno avuto l’opportunità di sviluppare le loro eccezionali doti sull’onda di due diversi periodi rivoluzionari per la fisica.
Questo libro, scritto da un fisico, discute le idee e i concetti che sono alla base di quel pezzo della teoria economica generalmente chiamata neoclassica – fondamento della dottrina neoliberista – che è a quanto pare quella culturalmente e politicamente dominante in questi tempi difficili. Potrebbe sembrare curioso che un fisico, il cui oggetto di studio è usualmente rappresentato da atomi, molecole, pianeti o galassie, abbia qualcosa di rilevante da dire riguardo alla regina delle scienze sociali: l’economia. Gli esseri umani, al contrario delle particelle elementari o delle stelle, sono dotati di libero arbitrio, ma soprattutto le leggi che regolano le modalità con cui un individuo compie le proprie scelte e con cui diversi individui entrano in relazione tra loro sviluppando comportamenti di gruppo sono a noi sconosciute; anzi è lecito dubitare che queste leggi siano ben definite. Per contro, conosciamo le leggi fondamentali che regolano, ad esempio, le interazioni tra le cariche elettriche o tra i pianeti e il Sole: tali leggi, come ad esempio la gravità, sono universali e sono le stesse in differenti punti dello spazio e in tempi diversi.
Una discussione sul rapporto tra politica e scienza. Con Francesco Sylos Labini, Nunziante Mastrolia (Stroncature) e Roberto Menotti (direttore di Aspenia)
“In una prima fase della pandemia, gli scienziati sono stati accolti con grande rispetto e ascoltati con grande attenzione. Ora sono sul banco degli imputati. Perchè?”
Slides dell’intervento come al “DIGITAL ITALY SUMMIT 2017”, che si è tenuto dal 13 al 15 Novembre 2017 a Roma nella Sessione: Le politiche di innovazione per la crescita digitale del nostro Paese