Sono un fisico teorico e la mia attività di ricerca include argomenti che si trovano all’interfaccia tra sistemi complessi, cosmologia e dinamica gravitazionale. Oltre alla fisica, sono interessato alla politica scientifica e all’epistemologia. La mia pagina istituzionale, dove troverai dettagli sui miei progetti scientifici, è qui e ti rimando a quella per tutte le informazioni su ciò su cui sto attualmente lavorando. Di seguito una breve presentazione anche delle mie “altre” attività.
Sono diventato ricercatore presso il Centro di Ricerca Enrico Fermi nel 2010 e Direttore di Ricerca nel 2020. Ho lavorato presso l’Istituto per i Sistemi Complessi del Consiglio Nazionale delle Ricerche in Italia per circa 15 anni. Inoltre, sono un ricercatore associato presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Ho trascorso circa 10 anni presso l’Università di Ginevra e l’Università di Parigi XI, dove ho sviluppato il nucleo della mia attività di ricerca. Nel corso della mia carriera, ho collaborato con ricercatori provenienti da molti paesi diversi, tra cui Europa, Stati Uniti e Russia.
Durante la mia carriera professionale ho pubblicato più di 100 articoli su riviste scientifiche revisionate dagli esperti e circa 40 atti di conferenze e workshop internazionali. Inoltre, ho co-scritto la monografia tecnica “Statistical Physics for Cosmic Structures” edita da Springer Verlag (2005) e il libro “Dynamics and Thermodynamics of Systems with Long-Range Interactions” edito dall’American Institute of Physics (2008). Ho scritto diversi articoli di divulgazione scientifica su riviste internazionali e italiane (tra cui l’edizione italiana di Scientific American). Due copertine della rivista scientifica New Scientist sono state dedicate ai nostri lavori insieme a articoli dedicati. Ho fatto parte del comitato organizzativo di 11 conferenze e workshop internazionali, sono stato relatore invitato a circa 20 conferenze internazionali, 30 workshop internazionali e 20 incontri nazionali. Inoltre, ho tenuto più di 50 seminari invitati presso diverse istituzioni in Europa, negli Stati Uniti e in Russia.
Sono uno degli editori del blog Roars.it (Return On Academic Research and school) che ho co-fondato nel settembre 2011 insieme ad altri colleghi attivi nei campi delle scienze naturali, scienze sociali e umanistiche. Roars è uno dei più importanti forum italiani per le discussioni sulla ricerca e sulle politiche dell’istruzione superiore. Dal suo inizio abbiamo pubblicato più di 4000 articoli da oltre 400 autori, ricevendo più di 50.000 commenti e oltre 24 milioni di contatti, con una media giornaliera di più di 10mila visite. Come coautore, insieme agli altri editori di Roars, di un libro sul sistema universitario italiano che riassume diversi anni di attività del nostro blog, il nostro sito ha attualmente una media giornaliera di più di 10mila visite. Abbiamo circa 5000 follower su Twitter e un gruppo su Facebook con più di 20.000 membri. Nel ranking dei blog culturali italiani più influenti, Roars si posiziona molto bene. Sono anche un editore della rivista accademica Roars Transaction, uno spin-off del blog Roars, dedicato alle politiche scientifiche e alla valutazione della ricerca. Insieme agli editori di Roars, ho organizzato tre incontri (qui, qui e qui) sulle politiche scientifiche in cui sono stati invitati accademici di alto livello e responsabili politici, dall’Italia e da altri paesi europei, per avere un confronto aperto.
Inoltre, ho recentemente (marzo 2015) co-scritto, insieme agli altri editori di Roars, un libro (“Università 3.0”, eCommons, Roma, 2015) sul problema dell’istruzione superiore e della ricerca accademica in Italia e all’estero.
A volte scrivo articoli per il quotidiano italiano Il Fatto Quotidiano. In questo quotidiano si basa il mio blog personale in cui discuto vari argomenti, dall scienza, politiche scientifiche, valutazioni della ricerca, politica, economia, ecc. Riguardo all’economia, sono interessato alla sua relazione con l’epistemologia e, ovviamente, i sistemi complessi. Nel ranking dei blog scientifici italiani più influenti, il mio si posiziona bene. Ho contribuito con articoli di divulgazione scientifica e politiche scientifiche alla rivista online Scienza in Rete, curata dagli scienziati italiani altamente citati (“Gruppo 2003”), a Aspenia online, la versione web della rivista trimestrale Aspenia dell’Istituto Aspen italiano, a EuroScientist, la pubblicazione ufficiale dell’organizzazione EuroScience, e alla rivista Research Europe dedicata a discutere le politiche scientifiche europee.
Ho scritto il libro “Scienza e Crisi Economica: impatto sulla scienza, lezioni dalla scienza” (Springer 2016), pubblicato in italiano da Laterza con il titolo “Previsioni e Rischio: cosa ci dice la scienza sulla crisi” (Laterza 2016). Puoi vedere questa sezione del mio sito web.
Sono uno dei fondatori dell’Associazione Paolo Sylos Labini (APSL) in memoria di mio padre Paolo, noto economista anche per i suoi studi sociologici e politici. Abbiamo costruito un archivio online con migliaia di opere di PSL, tra cui articoli scientifici, libri e articoli su quotidiani e riviste. Abbiamo pubblicato di recente un libro online intitolato “Lezioni di Economia Politica” (ri-editato dal prof. Paolo Palazzi) che raccoglie le dispense delle lezioni di PSL. Insieme all’associazione APSL ho organizzato diversi workshop, tra cui vale la pena menzionare “Forecast: ruolo e limiti della scienza”, in cui fisici, meteorologi, geologi, epidemiologi, economisti e filosofi della scienza hanno discusso delle diverse prospettive e metodi per fare previsioni nei rispettivi campi e contesti. Questo workshop ha avuto una vasta copertura mediatica, tra cui un numero dedicato all’edizione italiana di “Scientific American”. Ho curato il libro “Paolo Sylos Labini Economista e Cittadino”, pubblicato dalla Sapienza University Press (Roma, 2015), che raccoglie una serie di necrologi su mio padre Paolo.
Sono stato coautore del libro “I Ricercatori non crescono sugli alberi” (Laterza, 2010). Questo libro, dedicato alla politica italiana della ricerca e dell’università, ha venduto diverse migliaia di copie e ha ricevuto ampia attenzione dai media. Infatti, dal 2010 sono spesso invitato a trasmissioni televisive e radiofoniche popolari sui principali canali nazionali (RAI, La7, ecc.) e vengo intervistato sui problemi della ricerca e dell’università sulla stampa nazionale (La Repubblica, Il Sole 24 Ore, ecc.). Le mie presentazioni sulla politica scientifica e sulla divulgazione scientifica (sul sito web slideshare.net) sono state visualizzate più di 30.000 volte e si trovano nel 5% dei più visualizzati su SlideShare.
Sono stato invitato a diversi incontri in Italia, Spagna, Danimarca e Portogallo sulla politica scientifica. In questo contesto, vale la pena menzionare la discussione alla Conferenza ESOF2014, dove è stata dedicata una sessione, in cui ero un relatore invitato insieme ad altri ricercatori e responsabili politici europei, a “La scienza contribuisce alla divisione dell’Europa o può contribuire a garantire un futuro comune?” Recentemente ho scritto il paper scientifico “La Competitività Scientifica delle Nazioni” sull’analisi della struttura dei sistemi nazionali di ricerca pubblicato dalla rivista peer-reviewed PLOSone. Da allora ho sviluppato una stretta collaborazione con il gruppo che lavora su un approccio di analisi economica basato sui dati dal basso verso l’alto. A questo proposito, contribuisco alle attività scientifiche del gruppo Economic-complexity.
Ho scritto la prefazione a diversi libri, tra cui la prefazione della traduzione italiana del libro “Forecast: What Physics, Meteorology, and the Natural Sciences Can Teach Us About Economics” dello scienziato e editorialista di Nature Mark Buchanan (vedi qui per la versione inglese).
Nel 2024 ho scritto, insieme a Matteo Caravani, economista politico che lavora presso l’università del Tufts a Boston negli Stati Uniti e docente di cooperazione internazionale e sviluppo presso l’Università di Roma Tre, il libro Bussola per un mondo in tempesta (Futura Editore). Il libro fornisce un’ampia analisi delle questioni globali contemporanee, comprese le crisi geopolitiche, i cambiamenti economici, il cambiamento climatico, le dinamiche dei media e le disuguaglianze sociali.