Il satellite GAIA sta fornendo delle misure di incredibile precisione della posizione spaziale e della velocità di più di 30 milioni di stelle nella nostra galassia: sappiamo cioè le tre coordinate spaziali e le tre coordinate della velocità una quantità di informazioni incredibile. Per dare un’idea trenta anni fa si arrivava qualche decina di stelle!
E’ chiaro che una quantità così enorme di dati sta cambiando la nostra idea di come è fatta la nostra galassia e di come si sia formata. Con alcuni colleghi abbia esteso le mappe cinematiche tridimensionali fino ad una distanza 30% più grande di quelle ufficiali di GAIA, cioè da 20 kpc a 30 kpc. Questo è stato possibile utilizzando un metodo statistico di deconvoluzione degli errori di misura. Troviamo così tante cose interessanti, dalla presenza di moti non circolari in tutte le direzioni alla natura turbolenta della cinematica della galassia.
Ma la cosa più interessante è la curva di rotazione, misurata con una accuratezza migliore che mai, che, invece di essere piatta – cioè velocità costante- mostra un chiaro decadimento. Questo fatto ha implicazioni sulla quantità di materia oscura che era usata proprio per spiegare una curva di rotazione piatta. La stima della massa della Via Lattea nel prossimo articolo 🙂
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