Category Archives: Interviews

Come la Bomba ha cambiato il mondo

Il 28 gennaio di quest’anno, il celebre Bulletin of the Atomic Scientists ha spostato in avanti di un secondo il cosiddetto “orologio dell’apocalisse” (doomsday clock), che misura la distanza che separa il mondo dal disastro nucleare. Come spiega l’organismo, si tratta di un «avvertimento inequivocabile: ogni secondo di ritardo nell’inversione di rotta aumenta la probabilità di un cataclisma globale». Alla radice di questa lugubre prospettiva si situa l’arma nucleare, la cui messa a punto ad opera della squadra di scienziati appartenenti al Progetto Manhattan è considerata da molti alla stregua di un “peccato originale” inestinguibile. Cerchiamo di ripercorrere le tappe fondamentali di quel programma, individuando il ruolo effettivo svolto dai fisici nucleari che ne hanno fatto parte, assieme a Francesco Sylos Labini, fisico, saggista e dirigente di ricerca presso il Centro di Ricerca Enrico Fermi a Roma. È uno dei fondatori del blog Return on Academic Research and School (Roars), uno dei forum italiani più importanti per le discussioni sulle politiche di ricerca e istruzione superiore.

Esponenti internazionali: l’economia cinese mostra forte resilienza e vitalità innovativa

Le Due sessioni attualmente in corso in Cina hanno suscitato l’attenzione di personalità internazionali, che ritengono che lo sviluppo economico della Cina abbia dimostrato una forte resilienza e una vitalità innovativa.

Jack Perry, presidente del 48 Group Club, ha commentato l’obiettivo di crescita economica del 5% fissato dalla Cina per il 2025, affermando che tale traguardo sia ragionevole, né troppo alto né troppo basso. Ha osservato che la Cina si sta concentrando su alcuni settori cruciali per l’economia odierna e futura, come l’intelligenza artificiale, le energie rinnovabili e i veicoli elettrici, e in molti di questi settori la Cina si trova in una posizione di leadership.

Francesco Sylos Labini, ricercatore del Centro di Ricerca Enrico Fermi, ha ribadito che i successi della Cina in campo scientifico e tecnologico non sono stati conseguiti dall’oggi al domani, ma si sono basati su una programmazione lungimirante e a lungo termine, che ha fornito una solida garanzia per l’innovazione tecnologica e ha consentito alla ricerca scientifica di procedere in modo ordinato.

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Come orientarsi nel caos del presente? 

Oggi i nostri Alessandro e Gabriele intervistano Francesco Sylos Labini e Matteo Caravani sul loro libro “Bussola per un mondo in tempesta: l’età della convergenza”. Un libro che analizza le cause della crisi odierna degli USA, del mondo unipolare e dell’Occidente collettivo nel suo insieme e il comparire di nuovi attori internazionali, come la Cina e gli altri paesi dei BRICS.

Scuola, università, media: gli artefici del pensiero unico

Una ricerca condotta da un gruppo di studiosi nel 2012 ha accertato che, nel quinquennio intercorrente tra il gennaio 2007 e il dicembre 2011, i professori di economia politica della Università Bocconi di Milano, espressione di una ben precisa visione, occupavano uno spazio predominante sulla grande stampa italiana. Dallo studio emergeva inoltre che una netta maggioranza dei docenti impiegati presso altre università ma ospitati comunque di frequente dai grandi quotidiani nazionali aderiva a quella stessa scuola liberista elevata a principale fonte di ispirazione della Bocconi. Anche all’interno dello stesso mondo universitario gli esponenti di questa dottrina economica sono diventati nettamente prevalenti, sebbene fino agli anni ’70 il quadro generale fosse dominato da keynesiani e marxisti. Come si è arrivati a ciò? Proviamo a comprenderlo assieme a uno degli autori dello studio in questione, vale a dire Francesco Sylos Labini, fisico, saggista e dirigente di ricerca presso il Centro di Ricerca Enrico Fermi a Roma. È uno dei fondatori del blog Return on Academic Research and School (Roars), uno dei forum italiani più importanti per le discussioni sulle politiche di ricerca e istruzione superiore.

(Un capitolo di Bussola https://amzn.eu/d/9e81T3o è dedicato a questo argomento: i danni fatti dagli pseudo-scienziati)

“Bussola, per un mondo in tempesta” con Matteo Caravani e Francesco Sylos Labini

Presentiamo il nuovo libro “Bussola per un mondo in tempesta” con gli autori Matteo Caravani e Francesco Sylos Labini. Edito da Futura Editrice il saggio cerca di costruire un quadro complessivo nei molteplici scenari di crisi che stanno attraversando questa fase storica per fornire al lettore una bussola con cui orientarsi in una tale complessità.



La trappola di Tucidide è evitabile?

Da tempo, storici, politologi e studiosi di geopolitica formulano valutazioni circa la possibilità che la competizione tra Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese si risolva in uno scivolamento generalizzato nella cosiddetta “trappola di Tucidide”, espressione che rimanda a una formula attribuita al grande storico ateniese. Partendo dall’analisi delle dinamiche che caratterizzarono la Guerra del Peloponneso, Tucidide sembra incline a ravvisare l’origine profonda dei conflitti geopolitici nello squilibrio delle forze che viene a prodursi tra il polo egemonico in declino e la giovane potenza emergente. Attualmente, cultori del realismo politico come John J. Mearsheimer e Graham Allison ritengono alquanto concreto il rischio che l’esasperazione progressiva delle tensioni sino-statunitensi degeneri prima o poi in una escalation altamente distruttiva, sulla scorta di un numero piuttosto considerevole di precedenti storici presi in esame. Il tema è stato al centro di una conferenza organizzata recentissimamente dalla Fondazione Di Vittorio di Roma, che ha visto come relatori l’economista statunitense Jeffrey Sachs e Francesco Sylos Labini, fisico, saggista e dirigente di ricerca presso il Centro di Ricerca Enrico Fermi a Roma. È uno dei fondatori del blog Return on Academic Research and School (Roars), uno dei forum italiani più importanti per le discussioni sulle politiche di ricerca e istruzione superiore.

Fonte: Il Contesto