Gli assegni di ricerca sono continuati a salire per compensare la diminuzione delle posizioni di ricercatore universitario e di tenure track. Che quest’ultima fosse destinata al fallimento mi era sembrato chiaro già nel 2010 quando scrivevo:
“La riforma Gelmini non solo sta per assestare un colpo mortale all’università ed alla ricerca in Italia, ma sembra essere un vero e proprio insulto alle nuove generazioni. Quelli che nell’università non sono ancora entrati e che probabilmente, a parte rare eccezioni, non ci entreranno mai. C’è bisogno di un’opposizione intransigente, con iniziative consone alla gravità della situazione, ma è necessario anche elaborare una riforma dell’università che abbia presupposti e prospettive completamente differenti da quelle del DDL Gelmini”.
#RischioPrevisioni – Rischio e Previsioni, cosa ci dice la scienza sulla crisi