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Neoclassical economics and the failure of predictions

 

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In my book “Science and the Economic Crisis”  I dedicate a chapter to discuss the roots of neoclassical economics and the comparison of its predictions against reality. In summary my thesis is the following :

1. Predictions in science are used to test theories, that is, the hypotheses and the assumptions underlying these theories;
2. There has been a failure in the prediction of all recessions that occurred from 1989 to 2012 (see here and  here). But the most spectacular failure occurred for the 2008 crisis (which was instead predicted by some economists belonging to different schools than the neoclassical).
3. Models used to make predictions are based on the neoclassical theory;
4. Neoclassical economics rests therefore on hypotheses and assumptions that are not consistent with reality and for this reason it is a pseudo-science;
5. Indeed neoclassical economics has given support to the idea that free markets should naturally finds an equilibrium state and by deregulating and liberalizing the markets would increase the efficiency of the economic system. On the contrary, by doing so one has created the conditions for the unstable regime that gave rise to the crisis. Continue reading Neoclassical economics and the failure of predictions

La teoria economica ha fallito. Ecco perché

Recensione di Andrea Ventura su LEFT del 29 Aprile 2016

Quando la regina Elisabetta, nel novembre 2008, chiese ad alcuni professori della London School of Economics come mai non avevano previsto la crisi appena scoppiata, l’economia aveva appena ricevuto la migliore valutazione accademica tra tutte le discipline del Regno Unito. Quanto al dibattito che ne è seguito, Robert Lucas, premio Nobel e fondatore della moderna macroeconomia, che solo qualche anno prima aveva affermato che «il problema della prevenzione della depressione, per tutti gli scopi pratici era ormai stato risolto», sviluppò un contorto ragionamento secondo il quale la crisi non era stata prevista perché secondo la teoria economica certi eventi non possono essere previsti. Come può sussistere un contrasto così stridente tra l’effettiva capacità di una disciplina di interpretare la realtà e il prestigio di quella stessa disciplina nell’accademia e nell’opinione pubblica? Come mai, a distanza di otto anni, si ricorre ancora a quella teoria per superare questa perdurante fase di crisi?

È attorno a queste domande che scorre uno dei percorsi di ricerca del volume di Francesco Sylos Labini, Rischio e previsione. Cosa può dirci la scienza sulla crisi, Continue reading La teoria economica ha fallito. Ecco perché

Alcune note a margine della discussione con Michele Boldrin

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In questo post discuto di alcuni dei punti sollevati durante la discussione con Michele Boldrin a Venezia. 

  1. La disastrosa capacità previsionale degli economisti neoclassici è un dato di fatto attestato da qualsiasi studio in materia (si veda qui e anche qui). Per Boldrin tuttavia non è obiettivo della teoria fare previsioni e anzi anche lui è dell’opinione che la teoria preveda che non si possano fare previsioni in accordo dunque con quanto sostiene il premio Nobel per l’economia Robert Lucas:

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EU Austerity And The Brain Drain From The South

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From Social Europe 10.5.2016

 

The debate on the sustainability of the European single currency seems to have focused exclusively on the requirement that EU member states comply with the macro-economic financial parameters established by the dictates of austerity policies. The absence of any collective reflection on how to boost structural economic development is astonishing at a time when many European countries – particularly around the Mediterranean – are dismantling the physical and human infrastructure of basic research and academia. It instead reflects the belief, grounded in neoclassical economic theory, whereby markets alone should govern economic development. Continue reading EU Austerity And The Brain Drain From The South

Video della presentazione a Venezia con Zorzi, Billio, Boldrin

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Presentazione del libro  #RischioPrevisioni Rischio e Previsioni, cosa ci dice la scienza sulla crisi di Francesco Sylos Labini. Dibattito all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Aula Baratto, con Michele Boldrin, Monica Billio e Andrea Zorzi.

La mia tesi è riassunta nei seguenti punti:

  1. Le previsioni nella scienza servono a verificare le teorie e le ipotesi alla base di queste
  2. L’economia neoclassica ha fallito sia a prevedere la crisi del 2008 che tutte le recessioni avvenute dagli anni ’80 al 2012 (si veda anche qui).
  3.  Questo è avvenuto in quanto l’economia neoclassica, e i modelli costruiti in base a qeusta, poggia su delle ipotesi che non sono consistenti con la realtà.
  4. Dunque l’economia neoclassica ha fallito completamente ed è una pseudo-scienza proprio in quanto non è in grado di spiegare né prevedere nulla.
  5. Anzi l’economia neoclassica  ha dato supporto all’idea che i mercati liberi vanno all’equilibrio in maniera naturale e dunque deregolamentando e liberalizzando i mercati si sono create le condizioni per il regime di instabilità che ha dato luogo alla crisi.

La tesi di Michele Boldrin è questa [ndr: questo è quello che ho estratto io, citazioni quasi letterali, ma ovviamente fa fede il video]: Continue reading Video della presentazione a Venezia con Zorzi, Billio, Boldrin

La crisi economica e l’effetto farfalla

In che modo la crisi economica può essere legata alla ricerca scientifica? L’economia è davvero una scienza? Nel saggio “Rischio e previsione. Cosa può dirci la scienza sulla crisi” (Laterza, dal 17 marzo in libreria) il fisico Francesco Sylos Labini contrappone alla prospettiva dell’economia neoclassica, che rispecchia limiti e idee della fisica dell’Ottocento, le intuizioni offerte dalla fisica moderna e dai recenti sviluppi sullo studio dei sistemi caotici e complessi. Ne anticipiamo la prefazione.

di Donald Gillies *

Il mondo è nella morsa della più grande crisi economica avvenuta da più di ottant’anni. Quasi tutti i paesi sono colpiti, anche se, naturalmente, alcuni lo sono più di altri. La questione politica fondamentale di oggi è: «Che cosa dovrebbe essere fatto per portare questa crisi alla fine?».

In questo libro il fisico Francesco Sylos Labini ha un approccio originale alla crisi, mettendola in relazione alla situazione nel campo della scienza. In che modo la crisi economica può essere legata alla ricerca scientifica? Una breve riflessione mostra che questo collegamento è in realtà molto stretto. Le politiche economiche neoliberiste, che hanno dominato negli ultimi trenta o più anni, si basano sull’economia neoclassica. Questa sembra essere una scienza come la fisica, poiché si compone di equazioni e modelli matematici. Tuttavia, è davvero scientifica? Dovremmo fidarci delle previsioni dell’economia neoclassica nello stesso modo in cui abbiamo fiducia in quelle della fisica? Sylos Labini fornisce buoni motivi per pensare che non si dovrebbe e che l’economia neoclassica è più simile a una pseudo-scienza, come l’astrologia, che a una vera e propria scienza, come l’astronomia. Continue reading La crisi economica e l’effetto farfalla