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Attualità del pensiero economico di Paolo Sylos Labini

Venerdì 23 gennaio 2026, dalle ore 10:00 alle 17:30, presso la Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Via Donizetti 26, Roma, si terrà il convegno

“Attualità del pensiero economico di Paolo Sylos Labini in occasione del ventennale della scomparsa”,

organizzato dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio e dall’Associazione Paolo Sylos Labini.

Per partecipare è necessario registrarsi scrivendo a: fondazionedivittorio@fdv.cgil.it

Il convegno sarà inoltre trasmesso in streaming.

Un altro ordine mondiale è possibile?

UN ALTRO ORDINE MONDIALE È POSSIBILE?

Per favorire una riflessione collettiva, nell’ambito del ciclo seminariale permanente della Fondazione Di Vittorio, avremo ospite Massimo D’Alema intervistato da Giorgia Rombolà.

I lavori si apriranno con i saluti del Presidente FDV Francesco Sinopoli, per proseguire poi con una lettura degli scenari attuali, ad opera di Francesco Sylos Labini Matteo Caravani, autori di “Bussola per un mondo in tempesta” edito da FuturaEditrice, con l’intervento di Massimo D’Alema, intervistato da Giorgia Rombolà.

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Dalla “fine della Storia” all’inizio dell’incubo attuale

Introduzione alla lezione di Jeffrey Sachs alla Fondazione di Vittorio: “Geopolitics of a changing world” pubblicata da Il Ponte

“Il vecchio mondo sta morendo, quello nuovo tarda a comparire ed in questo chiaroscuro nascono i mostri”. Questa frase di Antonio Gramsci coglie molto bene l’essenza del momento storico in cui ci troviamo.  Invece che alla “fine della storia” abbiamo assistito all’apertura del vaso di Pandora da cui sono fuoriusciti i mostri che popolano l’incubo attuale.  

Jeffrey Sachs dall’inizio della guerra in Ucraina è stato un riferimento imprescindibile per capirne la ragioni e sembra attualizzare un personaggio della novella di Calvino “Tutto in un punto” che racconta la sua storia, lui che era lì all’inizio del tempo e dello spazio quando è avvenuto il Big Bang. Sachs è stato lì quando cominciò il Big Bang della nostra epoca perché si trovava nella sala del Cremlino quando Eltsin firmò il decreto di dissoluzione dell’Unione Sovietica nel 1991…..

Geopolitica di un mondo che cambia. Jeffrey Sachs ospite della Fdv

Il giorno 4 novembre in Fondazione Di Vittorio, è intervenuto il Prof. Jeffrey Sachs, Professore di economia alla Columbia University e direttore del “Center for Sustainable Development, con un intervento dal titolo “Geopolitica di un mondo che cambia: come evitare la trappola di Tucidide”. L’evento è stato trasmesso in streaming sul canale you tube della FDV e su Collettiva.
Ne hanno discusso con lui Francesco Sinopoli (Presidente FDV), Francesco Sylos Labini (Centro Ricerche Enrico Fermi), Mauro Garofalo della Comunità di Sant’Egidio, Veronica Birga Chief of the Women’s Rights and Gender Section at the Office of the UN High Commissioner for Human Rights, il giurista e filosofo Luigi Ferrajoli, Miriam Mirolla di Pensare Insieme e il Prof. Adolfo Pepe della FDV. A moderare la discussione Sara Menafra di Open.

“Geopolitics of a Changing World: how to avoid the Teucidide’s trap”

Il generale e storico ateniese Tucidide nella sua Storia della guerra del Peloponneso, scrisse che “fu l’ascesa di Atene e la paura che questa incuteva a Sparta a rendere inevitabile la guerra”. Il termine “trappola di Tucidide” è stato coniatoproprio per descrivere la tendenza alla guerra quando una potenza in ascesa sfida lo status di una potenza dominante consolidata. Già dagli inizi degli anni 2000, per effetto della globalizzazione, si poteva dedurre che la Cina e gli USA fossero in una rotta di collisione che avrebbe potuto generare importanti tensioni geopolitiche. Il conflitto in Ucraina ed il massacro di Gaza sembrano dunque essere solo pezzi di un conflitto ancora più grande che incombe su tutti noi: questa volta però una guerra mondiale potrebbe essere fatale per l’umanità. Trovare la strada per evitare la tragedia delle grandi potenze e mettere la pace al centro del dibattito politico dovrebbe essere il perno dell’agenda pubblica e politica.

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La situazione geopolitica dopo le elezioni europee

24 giugno, 9:30 alle 13.00

Fondazione Di Vittorio (Via G. Donizetti 7/B)

Le elezioni europee non sembrano aver cambiato il quadro politico dell’unione, con la Van der Leyen che va verso un secondo mandato. La situazione caotica della Francia in cui tornano a fronteggiarsi destra e sinistra non incide per ora sulla politica estera a parte i possibili riflessi sulla commissione. Altra grande incognita è rappresentata in Germania dall’affermazione del partito di estrema destra AFD evidente conseguenza del peggioramento delle condizioni del paese a causa della guerra che ha messo in crisi la strategia economica e produttiva trentennale centrata sul rapporto di scambio con Cina e Russia. In questo quadro già drammatico, su cui pesa ovviamente l’attesa del voto in USA, il presidente serbo Vucic lancia un terribile avvertimento sul punto di non ritorno dell’imminente guerra in Europa: “Il treno ha lasciato la stazione e nessuno può fermarlo”. Le lancette tornano al 1991.
La NATO semrba aver iniziato a usare le sue armi, l’intelligence e il targeting per attaccare all’interno della Russia. Ma la Nato può davvero fronteggiare l’esercito russo? È davvero questo l’esito ? Può una pace essere anche solo pensata senza la Cina ?

Parteciperanno: Paolo Borioni, Adolfo Pepe, Giuliano Garavini, Nadia Garbellini, Giuliano Marrucci, Generale Fabio Mini.

Organizzazione GianMaria Nerli, Francesco Sinopoli, Francesco Sylos Labini