Alla fine del Settecento lâastronomo britannico William Herschel scoprĂŹ casualmente quello che si sarebbe rivelato essere il pianeta Urano. Osservando il suo moto di rivoluzione intorno al Sole si notarono delle anomalie rispetto alle previsioni della legge di gravitazione di Newton. Queste anomalie allâepoca rappresentavano un problema scientifico di primo piano, poichĂŠ nellâOttocento lâastronomia era una scienza modello, che si proponeva di misurare con grande accuratezza le posizioni dei corpi celesti e di interpretare le osservazioni attraverso la teoria di Newton della forza di gravitĂ . Queste misure, come i relativi calcoli teorici, erano al tempo piĂš precise e accurate di quelle di ogni altra disciplina scientifica. Per interpretare le anomalie nella traiettoria di Urano, piuttosto che mettere in discussione la correttezza della legge di gravitazione di Newton, si ipotizzò che esse fossero dovute agli effetti gravitazionali di un ottavo pianeta che ancora non era stato osservato. Con questa ipotesi fu introdotta, per la prima volta, la ÂŤmateria oscuraÂť in astronomia ipotizzata per spiegare alcune differenze tra osservazioni e teoria attraverso i suoi effetti gravitazionali sulla posizione di un pianeta giĂ osservato.
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